Descrizione
La ristampa anastatica del Giudicato di Gallura da parte dell’editore Paolo Sorba appare oggi un’importante operazione culturale, che attendeva da tempo di essere realizzata.
Già pochi anni dopo la sua pubblicazione, infatti, era difficile reperire una copia dell’opera originale, se non rivolgendosi alle biblioteche. All’interno di esse la richiesta della consultazione del volume è rimasta costante nel tempo, anche perché la struttura dell’opera e la stesura delle singole parti, più che ad una lettura una tantum, si prestano ad un ritorno frequente alle pagine del libro per nuove verifiche e ulteriori ricerche, grazie alla gran mole di risultati disponibili.
Si tratta in qualche modo di una condivisione di ‘dati aperti’: Panedda rende trasparente il processo che porta alla collocazione di ciascun villaggio nello spazio contemporaneo, perfino nei casi che rimangono senza una soluzione, rispetto ai quali l’Autore mette comunque a disposizione del lettore gli elementi in suo possesso, affinché chi legge possa, se vuole, farsi una propria opinione o ricavarne spunti per proseguire la ricerca.